L’IPERMERCATO E’ ESSENZIALE, LA PENSIONE NO
L’IPERMERCATO E’ ESSENZIALE, LA PENSIONE NO
Cosa è “essenziale e primario”?
Interrogativo morale ed esistenziale, intimo, che nel profondo in passato mi sono posto senza riuscire a trovare una risposta che superasse l’attimo del mio sentire, ma che oggi uomini di “alto profilo” e di “larga maggioranza”, requisiti morali indispensabili oggigiorno al governo del Paese, hanno messo nero su bianco a segnare la storia del popolo italiano.
Un atto amministrativo, l’ennesimo dpcm, quello del 21 gennaio 2022, nel delineare cosa i no vax possono fare nel quotidiano vivere civile, inevitabilmente finisce per stabilire quali sono i diritti civili e sociali, che, assoluti e incomprimibili, devono essere sempre garantiti a ognuno.
Cibo, riscaldamento, salute per noi e i nostri animali domestici sempre, sicurezza e giustizia quando l’urgenza è indifferibile.
Neanche il tempo di leggere il decreto e prima ancora che questo sia pubblicato, esso è stato già oggetto di faq, le cosiddette risposte alle domande più frequenti, le quali, pur non costituendo fonte di diritto, siamo comunque invitati a rispettare.
E’ così che viene sancito il diritto primario all’ipermercato dove chiunque liberamente deve poter accedere e acquistare ogni merce comunque disponibile.
Un favore alla grande distribuzione a danno dei negozi al dettaglio che, non vendendo anche alimenti, dovranno limitare la vendita a coloro che potranno esibire valida certificazione verde.
Mi domando come possa invocarsi la tutela della salute pubblica per giustificare ingerenze nel libero mercato distorsive del principio di concorrenza.
Mi chiedo pure come si possa esercitare la libertà di ipermercato, se al contempo non si riconosce altrettanta libertà di reperire moneta per gli acquisti.
Prelevare danaro in banca e ritirare la pensione alle poste sono divenute prerogativa esclusiva di chi ha la certificazione verde, quando invece, Costituzione alla mano, artt.42 e 38, non solo la proprietà privata deve essere accessibile a tutti, ma soprattutto chi ha bisogno deve poter accedere alla fonte del proprio sostentamento.
Porto San Giorgio, li 23/1/22.
Avv. Andrea Agostini