MEDICI E IMPRENDITORI, EROI SENZA SCUDO
MEDICI E IMPRENDITORI, EROI SENZA SCUDO
#DallaParteGiusta
MEDICI E IMPRENDITORI, EROI SENZA SCUDO
Chi nell’emergenza combatte a favore del prossimo mettendo a rischio la propria vita è un eroe.
Ciò è stato per i medici e i paramedici e così sarà per gli imprenditori perché il covid 19 sta mutando da emergenza sanitaria ad economica.
La crisi di posti letto di terapia intensiva viene sostituita dalla mancanza di liquidità, la responsabilità di scelta della terapia e di quale paziente trattare lascia il posto a quella di decidere se e come fare impresa e quali pagamenti onorare.
La vita e la salute ieri, il lavoro e il reddito domani, nel mezzo il presente che non garantisce.
Quanti pazienti sono morti a causa del coronavirus anche tra medici e infermieri?
Guai a parlare di responsabilità, ma nel frattempo le Procure della Repubblica hanno iniziato il loro lavoro investigativo.
Quanti imprenditori devono fronteggiare un rallentamento dei consumi tornando a fare impresa senza ancora avere avuto accesso al credito, anzi con l’onere di maggiori spese di gestione da protocolli di sicurezza?
Anche qui, guai a parlare di responsabilità, ma un lavoratore che si ammala è un infortunio sul lavoro e debiti non pagati si traducono in procedure di insolvenza.
Dalle responsabilità ci si difende all’interno di procedimenti, ma con costi di difesa e incertezza di giudizio, condizioni che minano la serenità di vita proprio dei più onesti e diligenti.
Per evitare ciò occorre uno scudo, che la politica invoca, ma non concede.
Nessuno scudo è stato concesso ai medici perché si voleva dare copertura anche ai dirigenti delle aziende sanitarie e ai vertici politici responsabili della gestione del servizio e nessuno scudo ancora è stato concesso agli imprenditori perché si temono da parte sindacale cedimenti nell’adozione di misure di sicurezza a tutela dei lavoratori.
Uno scudo per essere efficace dovrebbe anticipare i fatti da cui potrebbero discendere responsabilità, condizione che ha lasciato scoperti i medici e che rischia di abbandonare a sé stessi pure gli imprenditori se non si interverrà subito.
Il nostro ordinamento giuridico conosce lo stato di necessità per garantire l’irresponsabilità degli autori e al contempo un indennizzo alle vittime.
Basterebbe legiferarne una declinazione utile a riconoscere la straordinarietà del coronavirus e garantirne la copertura proprio a chi ha il dovere giuridico di esporsi a tale rischio che è sanitario ed economico ossia ai medici e agli imprenditori.
Porto San Giorgio, li 20/5/2020.
Avv. Andrea Agostini