Perchè un nuovo sito web?
Perchè un nuovo sito web?
Pasqua 2018 e come tradizione impone rompo l’uovo di cioccolato, assolutamente molto fondente, e dentro trovo la mia sorpresa, un nuovo sito web. In verità nulla di inatteso, tutt’altro.
Ricordo perfettamente quel pomeriggio di inizio agosto 2017. Ero immobile a gamba distesa da diversi giorni per un intervento chirurgico al calcagno destro, un caldo tremendo, nessuno che mi girava attorno. L’aria era ferma, ma non la mia testa che freneticamente cercava qualcosa con cui impegnarsi. Prendo il cellulare e leggo i principali quotidiani online, poi articoli di riviste giuridiche, infine vado sui social. In un attimo passano ore quando all’improvviso mi accorgo di qualcosa di evidente, che pure mi era sempre sfuggito.
Il mondo con la comunicazione dei suoi problemi gira velocissimo, chi sa di diritto con somma professionalità parla a se stesso, le persone vivono una vita normale fatta di quotidianità. Insomma ognuno di noi nell’era digitale ha necessità di apprendere in tempi rapidi con un linguaggio semplice quanto basta per una prima comprensione utile a cogliere l’attimo. Si va così alla ricerca in internet dove però si trova tutto e il contrario di tutto, una grande ricchezza, che facilmente può tradursi in confusione, se non peggio in danno, specie allorquando mancano le competenze tecniche professionali per filtrare le informazioni. Evidente quindi che si debba cercare di ridurre la distanza tra chi ha un’esigenza e chi è realmente capace di dare una risposta.
Mi sorprendo allora a ricordare quale sia stata la vocazione che ha portato un giovane studente del liceo classico a intraprendere gli studi giuridici: munirmi di strumenti utili ad aiutare chi vive al mio fianco senza essere tecnicamente attrezzato a prevenire o comunque affrontare al meglio i problemi della vita. Era mio padre. Un piccolo commerciante di grande cuore e coraggio, un uomo forte e buono, che con l’avviamento professionale aveva saputo da ambulante arrivare ad aprire un negozio, prima di giocattoli e casalinghi, poi anche di articoli da regalo, un riferimento per la comunità del paese. Ebbene nel pieno della crescita, pronto a trasferirsi in un nuovo più grande esercizio commerciale, mio padre veniva travolto dalla crisi economica che colpì nei primi anni ’90 il calzaturiero elpidiense e del fermano tutto con una contrazione dei consumi fatale all’intera economia del territorio.
Iniziano così i tipici problemi con le banche, i commercialisti, gli avvocati. Chissà se ci fossi stato io in quel tempo ad assisterlo con la maturità professionale e umana di oggi, come sarebbero andate le cose. Devo a lui un’infanzia e una giovinezza serena come la possibilità dei miei studi maceratesi e di quelli successivi fino al conseguimento dell’abilitazione professionale. Devo a lui l’insegnamento del lavoro a diretto contatto con la gente nei giorni di mercato. Devo a lui la comprensione di come l’eccellenza negli studi sia nulla, se a questa non si accompagna l’umanità di una relazione vera con chiunque sempre ossia la verità di essere se stessi, autentici e quindi riconoscibili per ciò che si è. Mio padre è venuto a mancare nel 2008 eppure quel giorno di agosto lo sentivo presente come non mai: dovevo segnare la mia strada.
Il giorno stesso la decisione: via subito quel sito web che avevo come vetrina a fare bella mostra di me, niente di più futile. Cosa è utile? Un avvocato che con un linguaggio semplice sia capace di porsi nei panni di chi ha un problema da risolvere. Ho quindi lavorato per creare un nuovo canale di comunicazione, che unitamente ai social media, possa ridurre le distanze tra me e te. Iniziamo così oggi questo nuovo percorso insieme.
Andrea Agostini