QUALE TUTELA PER L’AMBIENTE E GLI ANIMALI?
QUALE TUTELA PER L’AMBIENTE E GLI ANIMALI?
Il Governo Draghi il 19 maggio 2021 all’unanimità delle sue componenti politiche ha approvato in Commissione Affari Costituzionali del Senato la proposta del M5S di modificare la Costituzione per inserirvi la tutela dell’ambiente e degli animali.
Si vuole intervenire in termini di principi fondamentali e di rapporti economici.
Nel primo senso la modifica all’art.9 che oggi recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” al quale si vorrebbe aggiungere “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Nel secondo senso l’intervento sull’art.41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, cui si aggiunge “alla salute, all’ambiente”, modifica che prosegue aggiungendo a “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali” l’inciso “e ambientali”.
A dispetto dell’entusiasmo registrato da alcuni, il mio commento è negativo.
Salute e ambiente forse non trovavano già riconoscimento di tutela costituzionale?
Alla tutela degli animali cosa si è aggiunto? Dire che la legge se ne occuperà è forse un nuovo traguardo?
Fortunatamente di questo ennesimo tentativo manipolativo della Costituzione, utile solo alla propaganda politica e di certo non alle ragioni di chi vorrebbe davvero maggiore tutela dell’ambiente e degli animali, non se farà nulla.
Il perché è presto detto.
Pure il Governo Draghi dovesse andare oltre l’elezione del Presidente della Repubblica di febbraio 2022, la scadenza naturale di legislatura si avrà a marzo 2023, quando invece per modificare la Costituzione occorrono ex art.138 due deliberazioni per ciascuna delle due Camere e queste vanno tenute a distanza non inferiore di 3 mesi l’una dall’altra.
Pertanto oggi si parla del nulla e questo ancor più mi indigna.
Se si vuole intervenire su cacciatori e pescatori, allevatori e produttori di alimenti, si abbia il coraggio di fare scelte e assumere il rischio elettorale conseguente.
Si vogliono combattere davvero le aziende inquinanti, lo si faccia.
Una novità però c’è.
“L’interesse delle future generazioni” che dal Next Generation EU si affaccia sulla nostra Carta.
Nessuna sostanza, ma una glossa di stile che sublima la fantasia al potere dei nostri politici più politicanti.
Penso alla transizione ecologica o ambientale, come a certe deleghe assessorili nei comuni dove, acquisite storicamente nel linguaggio comune quelle alle politiche giovanili o alla sicurezza o alla trasparenza, si affacciano pian piano quelle alla tutela delle donne o degli animali, alle radici, al futuro, alla visione urbana, alla bellezza, alla qualità della vita, alla solitudine, alla concretezza, alla gentilezza.
Chi più ne ha, più ne metta e se così deve essere, voglio proporre anche io una delega, fondante la nostra comunità nazionale, la salvaguardia della Costituzione Repubblicana dai barbari.
Porto San Giorgio, FM, li 23/5/2021.
Avv. Andrea Agostini