STUDENTI UNIVERSITARI E CARO AFFITTI
STUDENTI UNIVERSITARI E CARO AFFITTI
In tenda davanti all’Università di Milano una studentessa protesta contro il costo degli affitti troppo oneroso per gli universitari e la protesta si estende a Pavia, Padova, Venezia, Bologna, Perugia, Firenze e Roma.
Conte e Schlein solidarizzano tra le tende, il Ministro dell’Istruzione Valditara ricorda trattarsi di città governate dalla sinistra, il Ministro dell’Università Bernini dialoga con gli studenti, mentre il governo Meloni, che già nella legge di bilancio aveva stanziato 400 milioni sugli alloggi per gli studenti e 500 milioni per le borse di studio, a seguito di una interlocuzione con la Commissione europea che ha consentito di escludere la natura di aiuti di Stato, sblocca 660 milioni per gli alloggi universitari.
Quanto a me, ho una figlia a Milano dove ha compiuto gli studi universitari e l’affitto da quel 2016, anno di elezione del Sindaco Sala, che succedeva a Pisapia, è sempre stato più caro di quanto avrei pagato altrove in Italia, forse quest’ultimo mese è accaduto qualcosa per cui inaspettatamente è esploso il costo delle locazioni per gli studenti universitari?
Il Sindaco è sempre lo stesso e una politica di social housing universitario, se c’è stata da parte dell’amministrazione locale, evidentemente ha fallito, vista la tenda piantata avanti al Politecnico da parte della studentessa Ilaria Lamera.
Qualcosa però in questi ultimi anni è accaduto, il covid, che ha visto spopolate le città universitarie e costretto i proprietari alle affittanze turistiche online.
Riavvolgere l’orologio e combattere i B&B è andare contro la storia e il mercato, quindi sconfitta sicura.
Cosa fare? Ripartire dalla legge esistente con assunzione di responsabilità.
La l. n.431/98 art.5 per soddisfare le esigenze abitative di studenti universitari prevede contratti di locazione di natura transitoria dove compete ai comuni promuovere specifici accordi locali peraltro anche con il concorso delle associazioni degli studenti per arrivare a un canone concordato in cambio di agevolazioni fiscali.
A mio avviso alla norma ora serve un upgrade, un aggiornamento di qualità, consentire nei periodi in cui la didattica è sospesa l’affittanza turistica, come avviene da sempre in prestigiose città universitarie straniere.
Diritto allo studio e mercato turistico, meglio alleati che nemici.
Porto San Giorgio, FM, li 13/5/2023.
Avv. Andrea Agostini