FATTURAZIONE ELETTRONICA: slitta l’obbligo?
FATTURAZIONE ELETTRONICA: slitta l’obbligo?
L’obbligo di fatturazione elettronica, già applicato alle fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione e ora facoltativo per il B2B, operazioni Business to Business, che dal 1 gennaio 2019 deve essere esteso a questi e ai B2C, le operazioni Business to Consumer, è destinato a slittare.
Ciò non per gli emendamenti di proroga presentati da PDL e FDI al decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, ma per l’autorevole intervento del Garante sulla Privacy.
Il provvedimento n. 481 del 15 novembre 2018 non lascia adito a dubbi: il sistema congegnato dall’Agenzia delle Entrate viola la normativa italiana ed europea sulla protezione dei dati personali.
Le criticità sono legate tanto alla trasmissione, quanto alla ricezione e alla conservazione delle fatture.
Grandi concentrazioni di dati rappresentano infatti una ricchezza molto appetibile e, se priva di cifratura e memorizzata su server di posta elettronica, anche facilmente aggredibile.
La vera criticità è però un’altra.
Pure che a me evidente nella pratica professionale di tutti i giorni, essa sembrava sfuggire ai più fino all’intervento del Garante.
Ho letto critiche che vedono nella fattura elettronica un nuovo costo, un ulteriore varco aperto verso nuove vessazioni fiscali, l’accanimento burocratico a danno di un popolo ignorante della tecnologia digitale, quindi bisognoso di essere esentato da sanzioni nel primo anno di applicazione della nuova legge, come da emendamento M5S e Lega, ma la questione è differente e prescinde persino dalla violazione dei dati e dal loro uso illecito.
Infatti quando un avvocato fa fattura, oltre i dati fiscali, spesso riporta anche ulteriori informazioni sul tipo di prestazioni rese.
Allora mi domando perché mai l’Agenzia delle Entrate, pure che per fini di controllo, deve venire a conoscenza dei problemi di vita personale o aziendale del mio assistito?
A seguire mi pongo ulteriori interrogativi.
Perché il paziente di un medico deve dichiarare la malattia ed esibire la terapia richiesta?
Perché quando io stesso acquisto un bene o un servizio devo mostrare all’Agenzia delle Entrate che tipo di consumatore sono, quali sono le mie abitudini, i miei interessi?
La fattura elettronica profila ognuno di noi in ogni aspetto della vita quotidiana, quindi forse non per i rapporti tra fornitori, B2B, ma sicuramente per i rapporti tra fornitori e consumatori, B2C, auspico venga ripensata.
Porto San Giorgio, li 16/11/18.
Avv. Andrea Agostini