I limiti al mandato del sindaco hanno senso?
I limiti al mandato del sindaco hanno senso?
Il Consiglio dei Ministri del 25 gennaio scorso con il decreto elezioni 2024 interviene sull’art.51 co.2 T.U. Enti Locali circa i limiti alla ricandidatura dei sindaci.
Nulla cambia per i sindaci dei comuni sopra i 15000 abitanti, i quali non possono ricandidarsi per un terzo mandato se hanno già svolto 2 mandati consecutivi.
Invece coloro che hanno una popolazione tra 5000 e 15000 abitanti vedono elevato il limite da 2 a 3 mandati consecutivi e chi governa un comune sotto i 5000 abitanti, da che aveva il limite di 3 mandati consecutivi, ora non ha più limiti, quindi se rieletto potrebbe diventare sindaco a vita.
Non si tratta di meri tatticismi politici, ma di questione che impatta fortemente sui nostri diritti.
Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, art.3 Cost., e possono accedere alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, art.51 Cost., quindi come è possibile non ci sia uniformità di disciplina?
Perché distinguere i diritti di elettorato dei cittadini a seconda del numero di abitanti?
Il limite di mandati consecutivi costituisce un contrappeso all’elezione diretta del Sindaco, che poggia sul riconoscimento dell’esistenza di ulteriori interessi parimenti meritevoli di considerazione: democrazia degli enti locali, libertà di voto, imparzialità dell’amministrazione.
Si vuole evitare la concentrazione del potere in capo a una persona, un regime nell’esercizio cittadino del potere, una rendita di posizione clientelare ostativa di una effettiva par condicio tra candidati alla successiva tornata elettorale.
Ma favorire il ricambio, impedendo la permanenza per periodi troppo lunghi nell’esercizio del potere di gestione degli enti locali, non sempre è semplice o possibile nei comuni poco popolosi, ciò per la difficoltà di reperire candidati alla carica di Sindaco.
Se si trova qualcuno volenteroso, che abbia capacità e sviluppato competenze di buona amministrazione, perché impedirne la possibilità di una ricandidatura a beneficio della comunità?
Al legislatore il dovere di trovare un punto di equilibrio.
Porto San Giorgio, li 28/1/2024
Avv. Andrea Agostini