LA PSICOATTITUDINE DEGLI ITALIANI A PERDERE LA FIDUCIA
LA PSICOATTITUDINE DEGLI ITALIANI A PERDERE LA FIDUCIA
Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato la previsione dal 2026 di test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura e subito è scoppiata la polemica.
Un attacco all’indipendenza delle toghe! Additati come bisognosi di un controllo psichico ! Uno sfregio ! Si facciano piuttosto ai politici narco test e alcol test !
Niente di nuovo sotto il sole.
Già ai tempi del decreto legislativo n. 160 del 2006, Nuova disciplina dell’accesso in magistratura, venne soppressa la disposizione che prevedeva, nell’ambito delle prove orali, un colloquio psicoattitudinale all’esercizio della professione di magistrato.
E quasi dopo venti anni ecco che nel febbraio scorso il forzista Pierantonio Zanettin si vede approvata dal Senato l’osservazione sulla quale il Governo è stato chiamato a esprimersi di previsione di prove psicoattitudinali per i candidati all’ingresso in magistratura.
In estrema sintesi, valutati gli scritti, i candidati verranno sottoposti a test finalizzati a un colloquio psicoattitudinale in sede di prova orale.
Il Consiglio Superiore della Magistratura individua 1) i test psicoattitudinali, 2) le condizioni di inidoneità alla funzione giudiziaria la cui assenza va verificata con il colloquio psicoattitudinale, 3) nomina lo psicologo, mero ausiliario che non decide alcunchè.
A decidere è la commissione esaminatrice, presieduta da un magistrato, attraverso un giudizio conclusivo sulla totalità delle prove, ivi compresa quella psicoattitudinale dove i criteri sono quelli di rispetto delle linee guida e degli standard internazionali di psicometria e gli esperti sono docenti universitari in materie psicologiche indicati dal Consiglio Universitario Nazionale, organo indipendente.
Stando così le cose, con la magistratura chiamata a decidere di se stessa, verificando in proprio le attitudini a ricoprire il ruolo di chi intende assumere funzioni fondamentali afferenti i diritti e le libertà di noi tutti, ha senso l’alzata di scudi?
In tempi nei quali la valutazione delle attitudini psicologiche e comportamentali dei candidati ai concorsi per titoli ed esami sta assumendo un ruolo strategico crescente nella pubblica amministrazione, ha senso gridare di volersi sottrarre?
Inizio dicembre 2023 un sondaggio riportava che un italiano su due non ha fiducia nella magistratura e temo i toni di questa polemica non aiuteranno.
Porto San Giorgio, FM li 31/3/2023.
Avv. Andrea Agostini