MANGANELLO E DEMOCRAZIA
MANGANELLO E DEMOCRAZIA
Manganellate a studenti minorenni che manifestano pacificamente il loro pensiero o a manifestanti non autorizzati che numerosi cercano di sfondare un cordone di sicurezza per raggiungere luoghi sensibili?
Questo è la domanda da porsi per esprimere un parere sui fatti di Pisa e Firenze e altri dove i “pro Palestina” denunciano l’aggressione da parte delle Forze dell’Ordine in servizio di sicurezza pubblica impegnata in cariche di alleggerimento con lo sfollagente.
Ho tutto il diritto di scendere in piazza e ritrovarmi con altri che la pensano come me e gridare insieme il nostro sentire, ma questo non significa che non ci siano delle regole altrimenti non saremmo in uno Stato di diritto bensì in un Paese anarchico.
Fondamentale è avvisare il Questore almeno tre giorni prima dell’assembramento pubblico perché sia garantito ai manifestanti e non solo l’ordine pubblico, garanzia di sicurezza per la quale possono essere date prescrizioni di tempo e di luogo fino al divieto di tenere la riunione e disporne lo scioglimento, prima invitando, poi ordinando, infine ricorrendo alla forza.
L’omesso avviso al Questore, non ottemperare alle prescrizioni date, non obbedire all’ordine di discioglimento, sono reati, la cui commissione può essere evitata ritirandosi prima dell’ingiunzione dell’autorità.
Reato è pure la resistenza a pubblico ufficiale, che anche esso si può evitare, basta non usare violenza o minaccia e praticare la resistenza passiva, la mera disobbedienza.
Manifestare è un diritto, radunarsi e cercare di forzare un cordone di polizia no.
Le manganellate date verranno esaminate e giudicate, se usate per difesa o per offesa, se impiegate per disperdere un raduno pacifico o scongiurare l’azione di facinorosi, se vi è responsabilità penale di ciascuno dei protagonisti, manifestante o poliziotto che sia.
Credo però si possa concordare tutti sul fatto che assistere a scontri tra manifestanti e forze dell’ordine è sempre un brutto spettacolo di violenza, che però può essere evitata, rispettando la democrazia e le regole necessarie a preservarla.
Porto San Giorgio, FM, li 25/2/2024
Avv. Andrea Agostini