QUANTO COSTA L’IMPRUDENZA ALLA GUIDA?
QUANTO COSTA L’IMPRUDENZA ALLA GUIDA?
Oltre al rischio per l’incolumità fisica, quello di gravare sul bilancio familiare e dal 1 gennaio 2019 con una spesa maggiorata del 2,2%
Vediamo allora quali sono le violazioni stradali più diffuse e il loro costo.
- Sosta nelle strisce blu con ticket scaduto, aumento da 25 a 26 euro;
- Sosta nelle strisce blu senza ticket, divieto di sosta semplice, eccesso di velocità entro 10 km/h, violazione della segnaletica generica, mancata distanza di sicurezza, nei centri abitati circolazione senza catene o gomme da neve se obbligatori o su corsie riservate, aumento da 41 a 42 euro;
- Cinture non allacciate, seggiolini per bambini, guida senza lenti, sorpasso vietato semplice, circolazione su corsie riservate ai mezzi pubblici in centri abitati, aumento da 81 a 83 euro;
- Divieto di sosta negli spazi riservati agli invalidi, mancata distanza di sicurezza con incidente e danni gravi ai veicoli, circolazione senza catene o gomme da neve se obbligatori fuori dai centri abitati, violazione ZTL e divieti di circolazione nei centri abitati, violazioni blocchi del traffico antismog, omesso pagamento del pedaggio autostradale, aumento da 85 a 87 euro;
- Guida con patente scaduta, aumento da 155 a 158 euro;
- Guida con cellulare, aumento da 161 a 165 euro;
- Passaggio col rosso, mancata precedenza, sorpasso vietato aggravato, aumento da 163 a 167 euro;
- Eccesso di velocità tra 11 e 40 km/h, circolazione con veicolo non sottoposto a revisione, aumento da 169 a 173 euro;
- Omessa comunicazione dati conducente, aumento da 286 a 292 euro;
- Mancata distanza di sicurezza con incidente e danni gravi alle persone, circolazione sulle corsie di emergenza in autostrada, aumento da 422 a 431 euro;
- Eccesso di velocità tra 41 e 60 km/h, guida sotto l’effetto di alcool da 0,5 a 0,8 g/l, aumento da 532 a 544 euro;
- Eccesso di velocità oltre i 60 km/h, aumento da 829 a 847 euro;
- Circolazione con veicolo privo di copertura assicurativa scaduta da oltre 30 giorni, aumento da 849 a 868 euro.
Ebbene quelli elencati sono i minimi edittali – non i massimi, che essi assai raramente nella pratica trovano applicazione – che la legge prevede allorquando la sanzione amministrativa pecuniaria venga pagata entro 60 giorni dalla contestazione della violazione del codice della strada.
Su queste sanzioni minime dovranno poi calcolarsi tanto lo sconto del 30% per chi paga entro 5 giorni dalla contestazione, come l’aumento di 1/3 previsto per alcuni illeciti stradali se commessi in orario notturno tra le 22 e le 7 oppure altri aggravi previsti allorquando l’infrazione stradale viene commessa causando un incidente o magari ad opera di conducenti professionali o soggetti recidivi.
L’aumento del 2,2% è dettato dal decreto del Ministro della Giustizia (27 dicembre 2018 pubblicato su Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2018 n.301) che interviene, come tutti gli anni dispari, in forza dell’art.195 comma 3 del Codice della Strada, il quale ogni biennio impone l’adeguamento degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie alla variazione Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Nel concreto l’adattamento avviene con arrotondamento all’unità di euro in aumento per importi pari o superiori a 0.50 centesimi o per diminuzione se inferiori.
Si tratta di pochi euro per le condotte meno gravi, anzi soltanto di 1 euro per le sanzioni comminate fino alla soglia di 77 euro, ma se si guarda a ritroso nel tempo ci si accorge che gli aumenti dal 1993 ad oggi sono stati assai significativi, addirittura dal 62 a oltre il 500%
Un divieto di sosta semplice, una guida al cellulare costavano 50.000 lire, 25/82 euro, oggi invece rispettivamente abbiamo 42 e 165 euro.
Quindi attenzione alla guida, che le disattenzioni più comuni possono costare caro.
Porto San Giorgio, FM, li 3/1/19
Avv. Andrea Agostini