SALVINI o SPATARO: chi ha ragione?
SALVINI o SPATARO: chi ha ragione?
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini alle 8.57 del mattino posta un tweet affermando che a Torino la Polizia ha fermato 15 mafiosi nigeriani.
A seguire il Procuratore Capo di Torino dott. Armando Spataro con comunicato stampa lamenta che la diffusione della notizia, peraltro inesatta nei contenuti, è avvenuta ad operazione in corso con conseguenti rischi di danni al suo buon esito e quindi invita il Ministro per il futuro a maggior cautela.
Di qui la reazione del Ministro Salvini: “Basta parole a sproposito. Inaccettabile dire che il ministro dell’Interno possa danneggiare indagini e compromettere arresti. Qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procuratore capo a Torino è stanco, si ritiri dal lavoro: a Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato”. “Se il capo della polizia mi scrive alle 7.22 informandomi di operazioni contro mafia e criminalità organizzata, come fa regolarmente, un minuto dopo mi sento libero e onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell’ordine”.
Comunque la si voglia pensare circa l’accaduto e i toni e i modi della comunicazione usati da entrambi i protagonisti della vicenda, è evidente che si è in presenza di un grave corto circuito nella comunicazione istituzionale corrente tra poteri dello Stato.
Non entro nel merito, ma una considerazione è d’obbligo.
Una qualsiasi fuga di notizie ad operazioni di polizia giudiziaria in corso presta normalmente il fianco almeno in astratto alla commissione di due diversi reati, quello di rivelazione di segreti di ufficio, art. 326 c.p., e quello di favoreggiamento, art.378 c.p.
E’ questo il caso?
Porto San Giorgio, FM, li 4/12/18.
Avv. Andrea Agostini